sabato 29 novembre 2014

Cina ed Australia si accordano per il libero scambio

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Prosegue a gonfie vele il processo di integrazione economica cinese all'interno del Pacifico, Xi Jinping e Tony Abbott, rispettivi leader di governo di Cina ed Australia hanno firmato un accordo di libero scambio tra i due paesi nonostante l'esclusione della cinese Huawei dal progetto australiano di espansione della rete a banda larga sul territorio nazionale.

Questo accordo di libero scambio, della durata di quattro anni, permetterà un ingresso agevolato alle imprese cinesi ed ai loro capitali di investimento nel mercato australiano e, rispettivamente, garantirà alle esportazioni australiane destinate in Cina la rimozione e riduzione delle tariffe doganali.

A trarne maggiore beneficio saranno i prodotti agricoli australiani come riso, latte, formaggio, yogurt, lana e cotone che potranno essere venduti in Cina senza dove essere soggetti ad alcun tipo di tariffa (precedentemente all'accordo la tariffa era del 9%).

Dall'altra parte L'Australia ha alzato il limite massimo del valore degli investimenti cinesi senza necessità di autorizzazione dell'autorità nazionale da 248 a 515 milioni di dollari australiani.

Nonostante la terra dei canguri sia sempre stata considerata sotto l'influenza statunitense va ricordato che tra i due paesi vi è in essere da tempo una solida ed importante relationship commerciale. Infatti Pechino è il più importante partner commerciale di Canberra e la nazione cinese assorbe la maggior parte delle esportazioni australiane.

Si pensi che nel 2012 il giro d'affari dei due paesi si è aggirato intorno ad i 122 miliardi di dollari australiani, un valore pari a 84 miliardi di euro (fonte:ilSole24Ore). Inoltre la maggior parte dei cittadini e studenti stranieri presente nel subcontinente australiano sono provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese.

E' ormai più che evidente che la Cina sta puntando a consolidare i propri rapporti non solo commerciali, ma anche politici nell'area sud del Pacifico (si pensi all'articolo precedente riguardante la creazione dell'AIIB) mostrando al mondo occidentale quanto ormai questa sia un player principale nelle dinamiche dell'economia mondiale.

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