venerdì 26 dicembre 2014

I russi fuggono: boom di Visti in UK

La fascia dei milionari russi sembra stia velocemente prendendo le distanze dalla propria patria. Recenti dati mostrano come sia presente un forte incremento delle domande di visto del Regno Unito, collegato probabilmente al peggioramento dello scenario economico russo. Questo rappresenterebbe solo uno dei molteplici effetti che si registrano nei mesi recenti e tale trend sembra acquisire sempre più forza.

L’ “Investor Visa” è letteralmente un visto garantito dal Regno Unito ai quegli stranieri che desiderano ricevere in modo rapido la cittadinanza e che sono disposti ad investire sul territorio un valore tra €1 Mln e €10 Mln. Come riportato dal Home Office britannico, il numero di visti effettuati durante questo anno è incrementato del 69%. In dettaglio, nei primi 9 mesi dell’anno, oltre 160 investitori russi hanno richiesto il visto, contro circa 90 nello stesso periodo nel 2013.

Il crollo del petrolio, le sanzioni dei paesi occidentali contro Mosca per le azioni di guerra compiute in Ucraina e il declino del Rublo creano il panorama perfetto per far decollare i capitali altrove, lontano dal territorio russo. Il rublo ha perso circa il 36% solamente nella scorsa settimana, e sembra che qualche accenno positivo stia arrivando dopo le manovre della banca centrale.

La fascia più ricca e potente della società russa sta quindi esplorando rapide soluzioni per salvaguardare i propri patrimoni milionari. Gli “investor visas” del Regno Unito sono tra le alternative più apprezzate da russi e cinesi e recentemente il governo sembra voglia rendere più complicato il loro rilascio. Un esempio è l’innalzamento della soglia minima di investimento richiesto da €1Mln a €2Mln e la presenza di limitazioni sulla natura dell’investimento da compiere. Fino a prima degli ultimi aggiornamenti, agli investitori stranieri che applicavano per il visto era data la possibilità di investire solo un quarto del totale del capitale nelle proprietà immobiliari britanniche. Limitazioni in questo senso sembrano essere una decisa risposta verso le tensioni interne che percepiscono una bolla speculativa proprio nei prezzi del real estate.

Alcuni studi sulle azioni del Home Office hanno registrato entrate di capitali di circa €500Mln solamente nel mese di febbraio 2014. Resta sempre da mantenere l’attenzione alta verso questi enormi flussi di capitale a causa del deterioramento delle condizioni economiche del grande orso russo.

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