mercoledì 1 ottobre 2014

IL RITROVATO POTERE DEL PETROLIO

Commodity d’eccellenza, strumento di estrema ricchezza per le nazioni ma anche elemento di equilibrio di rapporti internazionali. Il petrolio sembra aver ritrovato in questi giorni il fascino nelle strategie estere delle più importanti economie mondiali. In questi giorni l’Arabia Saudita ha mostrato un doppio schema con effetti potenzialmente enormi, quali il taglio della produzione e la decisione di tagliare i prezzi in novembre. Analisti delle più influenti banche d’investimento segnalano questi due eventi come capaci di accendere la miccia verso la discesa dei prezzi del greggio.

L’importanza di queste recenti notizie è probabilmente collegata ad una strategia complessa. Gli Stati Uniti hanno da tempo livelli di esportazione di greggio oltre i limiti imposti dagli accordi internazionali, e le mete si differenziano da Alaska e Canada (come da accordi) ma sembra i carichi abbiano come destinazione la Corea e alcuni paesi europei. Il petrolio è una risorsa di estrema importanza per nazioni che generano gran parte del proprio benessere grazie ad esso, come il Venezuela (già colpito da una crisi profonda) e la Russia.

Come riporta Il Sole 24Ore: “la banca centrale Russa sta già approntando un contingency plan per un'eventuale caduta del barile a 60 $, evento che sarebbe devastante per la sua economia. Qualche analista ipotizza che sia proprio Mosca il bersaglio principale di una strategia che Riyadh potrebbe aver concordato con gli Stati Uniti. Ma se il petrolio dovesse restare per un periodo prolungato a 60-70 $/barile sarebbero guai seri anche per molte società petrolifere americane, soprattutto quelle attive nello shale oil o in altre attività costose come quelle offshore”.

Lo scacchiere è dunque organizzato in modo da creare non poche tensioni nei prossimi mesi. Oltre alle mosse dei governi, bisognerà osservare con attenzione anche le manovre delle banche d’investimento che, cercando posizioni speculative, potrebbero fungere da moltiplicatore nella discesa del prezzo del Brent.

Nessun commento:

Posta un commento