lunedì 29 settembre 2014

LE PROTESTE IN HONG KONG COLPISCONO I MERCATI

Si prospetta un periodo movimentato, nei mercati finanziari e non solo. Ad Hong Kong, ormai da giorni, proseguono le proteste di gruppi pro-democrazia e le forze dell’ordine locali. Il clima di forte agitazione è mosso anche dal flusso non facile delle informazioni. Su diversi canali, compresi i social media online, fonti di informazione vengono bloccati da sistemi di censura. In Hong Kong, le strade e le piazze non sono le sole ad essere paralizzate, ma con esse anche i mercati finanziari. In data odierna, l’indice composito Hang Seng, che ha visto un ribasso di oltre l’1% all’apertura, registra perdite intorno al 2%. La centralità e l’importanza di questo polo finanziario sono spesso indicatori di effetti a catena nei paesi occidentali. Fino a questo momento, fattore che risulta essere anomalo, il vicino mercato Cinese non sembra risentire di tali tensioni.

Recenti notizie del sito ANSA.it riportano: “L'occupazione delle strade di Hong Kong è stata innescata da una settimana di scioperi degli studenti, ai quali nella notte tra domenica e lunedì si sono aggiunti i gruppi democratici riuniti sotto la sigla di Occupy Central. La linea dura seguita dal capo del governo locale Chun-yung Leung, probabilmente ispirata da Pechino, e' stata controproducente, inducendo migliaia di cittadini a schierarsi con i giovani. Lueng ha parlato la notte scorsa dagli schermi televisivi chiedendo ai cittadini di mettere fine alle proteste illegali”.

I primi effetti sui mercati occidentali vengono così riportati da investireoggi.it: “Apertura di seduta in rosso per la Borsa di Wall Street. Le tensioni che si stanno verificando ad Hong Kong, infatti, hanno avuto il sopravvento sui comunque discreti dati macroeconomici delle 14,30: Futures Wall Street negativi. Ecco i dati macro Usa di oggi. Dopo circa 10 minuti dall’avvio degli scambi, il Dow Jones sta segnando un calo dello 0,30% a 17.061,65 punti, mentre l’S&P 500 lascia sul parterre lo 0,48% a 1.973,39 punti e il Nasdaq è in flessione di oltre un punto percentuale. L’impressione è che l’andamento della borsa Usa difficilmente potrà cambiare anche con un buon dato sulle vendite di case esistenti (l’ultimo appuntamento previsto dall’agenda macro di oggi)”.

Gli scontri con la polizia sono i primi dai disordini del 1960 guidati da gruppi pro-comunisti ispirati alla Rivoluzione Culturale di Mao Zedong. Fino ad ora il governo centrale di Pechino non ha risposto direttamente ai manifestanti, e sembra complesso prevedere una diminuzione delle tensioni poiché Il primo ottobre e' l 'anniversario della fondazione della Repubblica Popolare e sono previste cerimonie e celebrazioni ufficiali che difficilmente potranno avere uno svolgimento regolare se la situazione rimarra' immutata.

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