giovedì 23 ottobre 2014

La disoccupazione in Spagna ai minimi dal 2011

europaspagnadisoccupazione

Mentre la maggior parte dei paesi dell'Eurozona, compresa l'Italia, deve fare i conti con la costante ed inesorabile crescita del tasso di disoccupazione ecco che qualcuno finalmente ricomincia ad ingranare. Nell'ultimo trimestre l'Istituto Nacional de Estadistica ha rilevato un calo di quasi un punto percentuale nel tasso di disoccupazione nazionale che è passato dal 24.5% della rilevazione precedente al 23.7%.

Il trend positivo dell'economia iberica viene confermato anche dalla crescita di mezzo punto percentuale del Prodotto Interno Lordo, che su base annua, tra luglio e settembre ha avuto un aumento di più dell'1%.

La diminuzione della disoccupazione è stata trainata dall'aumento occupazionale in tre dei quattro settori principali dell'economia spagnola, quali servizi, industria e costruzioni. Al contrario il  settore primario, quello agricolo, registra una diminuzione occupazionale, in contrasto con i tre settori sopracitati.

Come riferito da IlSole24Ore nell'articolo "La Spagna continua a crescere e la disoccupazione è ai minimi dal 2011"  di Luca Veronese, nella nazione iberica si è visto un incremento di occupati di 151.000 unità distribuiti in questo modo: 108.800 nel settore dei servizi, 43.500 nel settore delle costruzioni e 71.800 in quello industriale.

I dati sembrano quindi indicare che a piccoli passi l'economia spagnola sia in direzione di ripresa (il Pil registra valori positivi da cinque trimestri consecutivi), anche se bisogna ricordare che al momento attuale nel paese governato da Rajoy ci sono ancora più di 5 milioni di disoccupati ed il lavoro da fare è ancora molto

Tuttavia, dato che negli ultimi anni siamo stati abituati a valori negativi, questo risultato lascia ben sperare.

Nonostante l'ottimismo di Luis Maria Linde, attuale presidente del Banco de España, resta da capire se le difficoltà del sistema economico dell'Unione Europea non porrà freno al recupero iberico.

Di fronte al risultato dell'ultimo trimestre spagnolo viene lecito chiedersi quando questo toccherà all'Italia.

Riuscirà il governo guidato da Matteo Renzi, con l'ormai famoso Job Acts, a risollevare le sorti occupazionali del Belpaese?

Nessun commento:

Posta un commento