mercoledì 27 maggio 2015

Grecia, accordo vicino?


Secondo le ultime notizie rilasciate da un funzionario del governo ellenico, il Brussels Group, ovvero i creditori istituzionali della Grecia (Commissione Ue, Bce e Fmi), è al lavoro su una bozza di accordo, a livello tecnico, che potrà preludere alla ripresa dei finanziamenti ad Atene.
Alcune fonti internazionali segnalano che da parte greca si pensa che già nella giornata di oggi si possa arrivare alla scrittura del testo. Si mantiene cauto invece il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, secondo il quale "non siamo ancora a quel punto: stiamo lavorando perché si arrivi a un accordo nel più breve tempo possibile".

Il funzionario dell'esecutivo ellenico ha spiegato che il premier, Alexis Tsipras, si manterrà in costante contatto con i leader al lavoro sull'ipotesi di accordo, che dovrebbe prevedere "obiettivi di avanzo primario più bassi per il primo anno". Le principali misure dell’accordo dovrebbero prevedere " una riforma dell'Iva, un pacchetto di investimenti e un alleggerimento del debito nel lungo periodo", ma nessuna misura recessiva. 

"E' tempo per i creditori di prendersi le loro responsabilità nei confronti della Grecia", ha chiosato il funzionario, secondo il quale "il problema delle divergenze tra creditori rimane" e "l'intesa sarebbe stata già chiusa se non fosse stato necessario l'ok del Fmi". Parallelamente, secondo quanto ha riportato l'agenzia Dow Jones, il premier greco, Alexis Tsipras, ha affermato che ormai l'intesa è vicina e ha anche assicurato che le pensioni verranno regolarmente pagate e che i depositi nelle banche non sono a rischio.

Tuttavia, l’incertezza sull’esito delle trattative e il timore di un default della Grecia o dell'imposizione di controlli sui capitali hanno accelerato la corsa agli sportelli dei correntisti ellenici, che nel mese di aprile hanno ritirato liquidità per 5 miliardi di euro, in decisa crescita rispetto agli 1,9 miliardi di euro di marzo. Lo segnalano all'agenzia Reuters fonti bancarie, secondo le quali solo negli ultimi giorni, con l'aggravarsi del pericolo «Grexit» sono stati prelevati dai 200 ai 300 milioni di euro ogni giorno.
Mentre si assiste dietro le quinte a qualche progresso nei difficilissimi negoziati che durano ormai da quattro mesi, Klaus Regling, presidente del Fondo di salvataggio europeo (Esm), ha lanciato l’ennesimo allarme sul caso Grecia: in un’intervista al quotidiano popolare tedesco,”Bild”, Regling ha detto che «il tempo si sta esaurendo» e che, senza un accordo, la Grecia rischia un default che comporterebbe grandi rischi. Per questo, «si lavora notte e giorno» su un possibile accordo.

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