mercoledì 15 aprile 2015

Nokia e Alcatel Lucent: accordo di fusione

La finlandese Nokia e la francese Alcatel-Lucent hanno annunciato di aver firmato un accordo di fusione per quasi 16 miliardi di dollari, che prenderà la forma di un'offerta pubblica di scambio. Secondo le dichiarazioni rilasciate alla stampa, gli azionisti di Alcatel riceveranno 0.55 azioni di Nokia (prezzo circa 4.12 euro) per ognuna delle azioni che possiedono.

A seguito dell’annuncio è stata opposta la reazione sul mercato dei due titoli: è stato registrato un rialzo nel caso di Nokia, un tracollo per Alcatel-Lucent. L'azienda finlandese ha comunque sottolineato che i termini dello scambio rappresentano una valorizzazione del titolo del gruppo francese del 34% rispetto alla media degli ultimi tre mesi.

La società che risulterà da questa operazione manterrà il nome Nokia, avrà base in Finlandia e sarà guidata dall’attuale management con Rajeev Suri come amministratore delegato e Risto Siilasmaa alla presidenza. Gli azionisti di Alcatel avranno il 33,5% del controllo, mentre il restante 66,5% sarà di Nokia. Quest'accordo è il più grande del settore dal 1999, anno in cui Lucent Technologies acquistò Ascend Communications per circa 21 miliardi di dollari ed è comparabile anche all'operazione che portò alla creazione dell'attuale Alcatel nel 2006 (acquisto di Lucent per poco più di 13 miliardi di dollari).

L’operazione porterà alla creazione di una delle più grandi società produttrici di infrastrutture wireless del mondo, quasi alla pari con Ericsson e Huawei Technologies. L'accordo consentirà inoltre a Nokia di rafforzare la sua posizione in Cina, un mercato con 1,3 miliardi di potenziali contratti wireless, e di instaurare rapporti commerciali con le big americane delle telecomunicazioni, Verizon e AT&T.

Sulla base dei risultati dell’anno scorso, il nuovo colosso presenta un giro d'affari del valore di circa 26 miliardi di euro, con un margine operativo di 10 miliardi e utile netto di 1,13 miliardi (Nokia ha generato profitti per 1,17 miliardi mentre Alcatel-Lucent ha chiuso in rosso per 34 milioni).

La fusione potrebbe avere effetti benefici per le controparti, entrambe reduci da due dolorose ristrutturazioni, che hanno visto per tutte e due la cessione della divisione che produceva telefoni cellulari. Inoltre Alcatel-Lucent esce da un piano di taglio dei costi che ha portato a 10 mila licenziamenti e a dismissioni per 600 milioni di euro. Una fusione consentirebbe alle due aziende, ora concentrate sul mercato delle reti per la comunicazione, di reggere meglio la concorrenza di Ericsson e Huawei.

Come riporta la Repubblica, in particolare, “la posizione di spicco di Alcatel nelle infrastrutture di rete 4G e Lte consentirebbe a Nokia di competere in maniera più aggressiva con l'arcirivale svedese. Fondamentale sarà il via libera del governo francese, che considera Alcatel-Lucent una compagnia strategica e non tollererebbe il taglio di posti in patria, soprattutto nella filiera della ricerca.”

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