martedì 21 aprile 2015

Cina: la via della seta nel 2015

Il presidente cinese Xi Jinping ha siglato un accordo con il Pakistan garantendo un investimento di circa $46bn.

Il focus dell’ultimo investimento cinese è quello di costruire un corridoio Cina-Pakistan (China-Pakistan Economic Corridor, CPEC) composto da un network di strade, autostrade e ferrovie tra i due paesi che sono alleati storici. La dimensione di tale operazione coprirà un’area di oltre 3.000km da Gwadar in Pakistan fino alla regione occidentale della Cina Cinjiang.

La strategicità del progetto risiede nel fatto che la Cina avrà in questo modo l’accesso diretto all’oceano indiano e oltre. Tale operazione segna un nuovo passo avanti nel presidio cinese in Asia centrale e meridionale, e garantisce il primato rispetto all’ammontare complessivo degli investimenti fin’ora erogati in Pakistan dagli Stati Uniti.

“Il Pakistan, per la Cina, è di estrema importanza. Questo progetto dovrà essere un grande successo”, riporta Reuters le parole di M. H. Sayed, presidente del comitato della difesa del governo pakistano. Il Pakistan, dal lato suo, ha la speranza che l’investimento di tale dimensione gioverà all’economia locale e garantirà una maggiore rilevanza del governo nelle decisioni economiche in Asia. Il primo ministro pakistano, Nawaz Sharif ha dichiarato che i rapporti con la Cina sono rimasti solidi e robusti, nonostante i vari cambiamenti politici e i diversi sviluppi regionali nelle ultime quattro generazioni.

La Cina dunque ha in programma di versare $46bn nell’economia pakistana, un ammontare di circa tre volte il totale degli investimenti stranieri arrivati in Pakistan dal 2008. In molti pensano che tale progetto si collochi perfettamente sulla base della necessità cinese di aumentare il controllo delle rotte marittime, così come l’approccio economico di Mr. Sharif racchiuso in “thinking big”.

Ma non mancano i dubbi circa la capacità del Pakistan di assorbire l’investimento estero, data i molteplici problemi interni che persistono riguardanti la volatilità politica e la corruzione pubblica. Ulteriori preoccupazioni sono sorte circa la presenza di gruppi radicali islamici che possano rallentare il progetto proprio nella regione dove la via della seta partirà.

“Cina e Pakistan hanno bisogno di allinearsi sul tema della sicurezza al fine di rafforzare la cooperazione”, ha dichiarato Mr. Xi domenica 19 aprile.

All’interno di questa operazione, il governo cinese e le banche verseranno capitali alle società private cinesi che investiranno a loro volta in progetti commerciali correlati allo sviluppo del network. Il Pakistan spera dunque che il progetto possa proiettare il paese in un nuovo polo economico asiatico. Diventa caldo il tema di come reagirà l’India rispetto allo sviluppo economico pianificato, essendo vicino strategico del Pakistan e che seguirà l’operazione da con estrema attenzione. Il primo ministro indiano, Narendra Modi sarà in Cina per un viaggio diplomatico nel prossimo mese.

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