giovedì 29 gennaio 2015

Non tutti hanno paura dell'euro: la Lituania adotta la moneta comunitaria

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Tsipras, neopremier greco, vuole rivedere i trattati, Salvini e Grillo ipotizzano una uscita del paese dall'area euro e intanto i lituani sono entrati nell'unione monetaria dal primo gennaio 2015.

Ma perchè, in una Unione Europea mai in crisi come ora, con la moneta unica sempre meno popolare la il paese baltico ha preso questa decisione?

Innanzi tutto l'adesione all'euro era un obbligo la Lituania doveva adempiere, come previsto dai trattati di adesione alla UE (gli unici esentati sono Danimarca e UK).

In secondo luogo c'è una motivazione politica, in quanto in questo modo sarà limitata l'influenza della Russia, che piano piano sta rimanendo sempre più isolata.

Inoltre l'utilizzo dell'euro garantirà ai produttori locali di commerciare i loro prodotti senza dover ricorrere al cambio euro/lita oltre ad una procedura burocratica più snella.

Agevolazione non meno importante è la possibilità di poter usufruire dei emergenza della BCE e di prestiti dalla stessa a tassi molto bassi (circa allo 0,8%)

Adesione che trova una cospicua approvazione popolare, infatti il 63% cittadini nella nazione baltica si sono espressi a favore dell'euro.

Ma non tutti sono d'accordo.

Le principali motivazioni dei contrari sono legati alla migrazione ed alla perdita di competitività nel mercato del lavoro.

La bassa paga media lituana (meno di due euro l'ora) potrebbe spingere i lavoratori del paese a emigrare verso gli altri paesi europei, dove sono garantite paghe più alte. Ipotesi che personalmente credo poco realizzabile considerando che il tasso di disoccupazione nei paesi euro è pericolosamente alto ed in crescita.

Vedo invece più valida la preoccupazione relativa al possibile aumento dei salari interni che farebbe ovviamente perdere attrattività alla forza lavoro nazionale da parte delle imprese estere, senza contare un inevitabile aumento di prezzi.

Di certo l'adesione della Lituania porterà benefici all'Unione Europea, infatti l'economia baltica è cresciuta di più del 3% sia nel 2013 che nel 2014 con un rapporto deficit/Pil di circa il 2,5%.

Che dire...benvenuta a bordo!

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