domenica 11 gennaio 2015

Cina in aiuto del Venezuela in crisi

Nicolas Maduro, Xi Jinping

Come anticipato in nel post pubblicato riguardo il disgelo tra Cuba e gli Stati Uniti il crollo del prezzo del petrolio al barile ha messo in notevole difficoltà l'economia venezuelana, dove la moneta ufficiale, il bolivar, è legato al dollaro USA tramite un tasso di cambio fisso. Ciò di fatto impedisce la svalutazione discrezionale della moneta del paese guidato da Nicolas Maduro.

Si consideri inoltre che il 95% delle esportazioni di Caracas sono di natura petrolifera scambiate, per l'appunto, con dollari americani.

La situazione è talmente critica (la produzione è ormai ferma da un anno l'inflazione ha raggiunto il 60%) che sul paese sta cominciando ad aleggiare lo spettro del default. Un possibile fallimento del Venezuela però impatterebbe anche sui paesi partner, tra cui spicca la Cina.

Pechino risulta essere non solo il secondo importatore di petrolio venezuelano, ma anche il suo principale investitore. Infatti le relazioni di cooperazione economica tra Cina e Venezuela sono ormai consolidate da anni. Nel 2007 è stato istituito un fondo di cooperazione cino-venezuelano che prevede circa 40 miliardi di dollari destinato a progetti nel territorio del partner venezuelano.

Data la forte posizione di interesse per il governo cinese ecco che Maduro, che concorrerà alle incombenti elezioni per prolungare il suo mandato, è corso a chiedere aiuto al premier Xi Jinping, che ha prontamente risposto con un fondo di investimento di circa 17 miliardi di euro destinato a progetti nel settore energetico.

Come indicato nell'articolo da Roberto da Rin (IlSole24Ore) una parte di questo fondo di investimento sembra essere in realtà una linea di credito mascherata.

Questa azione è perfettamente in linea con la politica estera implementata negli ultimi anni dal governo cinese e si aggiunge alle già note operazioni di investimento in Africa e nel Sud Est Pacifico che consolidano l'influenza politico economica della nazione guidata da Xi Jinping nello scenario economico globale.

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