venerdì 23 gennaio 2015

Effetto Quantitative Easing

L’avvenimento è tra quelli che segnano il corso economico e storico di un paese, innescando effetti globali di lungo periodo. Finalmente, il Quantitative Easing è arrivato. Una delle testate più rinomate a livello mondiale, The Economist, ha pubblicato un articolo come “Meglio tardi che mai”. Ebbene si, in molti aspettavano da tempo la manovra di politica monetaria della BCE. Non mancano però le opinioni contrastanti e diversi economisti rimarcano che, senza riforme strutturali all’interno di ciascun stato dell’Unione Europea, l’effetto desiderato futuro potrà rischiare di non concretizzarsi.

Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, da Davos, sottolinea come "il piano della Bce da 60 miliardi al mese mostra determinazione" e "sarà efficace per entità e durata". Allo stesso tempo mantiene le riflessioni legate alla situazione europea odierna che vede lontani gli obiettivi di inflazione. Ha quindi aggiunto “"Bisogna quindi lavorare per essere più uniti dal punto di vista fiscale e politico, non basta la politica monetaria". Indica quindi la cooperazione come unica strada per poter sfruttare al meglio le condizioni economiche favorevoli alimentate dall’espansione monetaria.

I mercati sembrano rispondere con grande entusiasmo all’annuncio di Draghi, come riportato dall’outlook generale da ilMessaggero:” Soffre l'Euro / Dollaro USA, che è scivolato sotto la soglia degli 1,12, ossia sui minimi da novembre 2003. Scambi in retromarcia l'oro, che scivola a 1.290,4 dollari l'oncia. Seduta in frazionale ribasso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che lascia, per ora, sul parterre lo 0,26% dopo la notizia della morte del re dell'Arabia Saudita. Balza in alto lo Spread, posizionandosi 116 punti base, con un incremento di 4 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,51%”. Le notizie positive arrivano inoltre dalla seduta positiva della giornata di oggi delle principale piazze azionarie europee:” su di giri Francoforte (+2,05%), resistente Londra, che segna un piccolo aumento dello 0,53%, mentre Parigi vanta un incremento dell'1,93%. Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,24%; in lieve aumento anche il FTSE Italia All-Share, che si porta a 21.729 punti. In rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+1,11%), come il FTSE Italia Star (2,0%). A Piazza Affari il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 4,86 miliardi di euro, in calo del 4,11%, rispetto ai 5,07 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 1,83 miliardi di azioni, rispetto ai 1,95 miliardi precedenti. A fronte dei 223 titoli trattati sulla piazza milanese, 72 azioni hanno chiuso in calo, mentre 139 azioni hanno portato a casa un incremento. Poco mosse le altre 12 azioni del listino italiano. Sulla borsa milanese si distinguono i settori Immobiliari, con un +5,13% sul precedente, Telecomunicazioni (+4,53%) e Automotive (+3,16%)”.

Come previsto, l’euforia dell’effetto annuncio innalza l’appetito degli investitori, dando speranza alla ripresa economica  tanto attesa in questi anni. Sembrerebbe dunque, che nei prossimi mesi si potrà assistere ad un rally generalizzato sui mercati europei.

Nessun commento:

Posta un commento