Elon Musk, cofondatore di Paypal, ha in mente un piano che
potrebbe rivoluzionare il sistema di distribuzione della rete internet in tutto
il mondo.
Tramite l’agenzia Space Exploration Technologies
Corporation, di cui è amministratore e Chief Technical Officer, ha chiesto al
governo degli Stati Uniti per testare un sistema che permetterebbe di irradiare
il segnale per le connessioni ad internet utilizzando dei satelliti in rotazione
attorno alla Terra.
Il sistema, attualmente composto da 4mila piccoli satelliti
dovrebbe essere in grado di irradiare segnale a banda larga in tutto il mondo,
anche nelle zone più remote ed inospitali dove al momento risulta complesso l’accesso
al web, entrando in concorrenza con i maggiori operatori mondiali.
Con questo progetto SpaceX passerebbe da essere una agenzia
specializzata esclusivamente ai lanci spaziali al potenziale più grande
provider di servizi internet, avendo una portata in grado di servire tutte le
aree del pianeta grazie alla bassa altezza alla quale verrebbero posizionati i
satelliti.
La richiesta inoltrata alla Federal Communication Commission
lascia intendere quanto il magnate Sudafricano naturalizzato statunitense punti
su questo progetto.
Il test richiesto prevede l’invio di questi piccoli
satelliti per verificare l’effettiva portata del segnale mandato dalle loto
antenne.
Google e Fidelity hanno dimostrato di voler puntare sul
cavallo SpaceX investendo circa un miliardo di dollari nell’ambiziosa agenzia.
Musk non è il primo e ne l’unico a puntare il business
“verso il cielo”.
Già Bill Gates, negli anni novanta, tentò con Telesic, provò
a realizzare un sistema di irradiazione del segnale internet utilizzando
satelliti in orbita bassa intorno alla pianeta terrestre. Purtroppo
l’attuazione di questo non venne mai completata a causa dei costi, infatti i
nove miliardi di dollari necessari per il completamento del progetto furono
ritenuti eccessivi.
Inoltre Richard Brenson, proprietario del colosso Virgin, ha
finanziato una azienda con un progetto simile, OneWeb di Greg Wyler.
L’obiettivo di Musk, che conta di attivare il servizio entro
5 anni, è quello di riuscire a gestire
il 10% del traffico mondiale raggiungendo sia le aree cittadine che rurali.
Il successo di questo piano rivoluzionerebbe il mercato dei
provider di servizi internet. Resta da capire come agiranno i fornitori di
questo servizio che attualmente operano nel mercato.
Nessun commento:
Posta un commento