La moneta russa sta tracciando il prezzo del petrolio con
una correlazione vicina ai massimi di sempre, dopo che il rublo ha inanellato
il quarto mese di perdite spingendolo verso record negativi.
Più in dettaglio, il rublo si è indebolito del 8,1% in
agosto così come il prezzo del Brent, utilizzato in larga parte per prezzare le
esportazioni della Russia, è diminuito del 6,4%. Questi trend hanno spinto
l’indice di correlazione a 30 giorni tra rublo e petrolio a 0,82, il livello
più alto registrato da Moscow Exchange dal 2003. Leggendo il valore come 1
significherebbe che la moneta e il greggio si muoverebbero in perfetta
correlazione.
Da quando il governo ha deciso di abbandonare il regime
controllato della moneta nel novembre scorso, il più grande esportatore di
energia al mondo ha permesso che il rublo potesse essere commerciato più o meno
liberamente. Il più ampio vantaggio per la Russia di un indebolimento della
propria moneta è quello di favorire le esportazioni e di contenere il declino
delle vendite di petrolio e gas, che incidono per circa il 50% delle entrate
pubbliche. Questo andamento dunque alleggerisce il crollo del petrolio che
altrimenti avrebbe provocato ferite davvero profonde nei bilanci pubblici,
provocando recessione e deficit nel budget.
La moneta rimarrà probabilmente ancorata all’andamento del
petrolio, che è “il maggior driver” secondo Dmitry Polevoy, economista per la
Russia presso ING Groep NV a Mosca, il quale proietta il rublo in ulteriore
sofferenza sulla base dei rischi derivanti dai movimenti della Federal Reserve
sui tassi d’interesse e dagli andamenti economici della Cina.
Il petrolio Brent ha registrato una delle peggiori mensilità
di sempre durante agosto, e i produttori sembrano non voler arrestare i livelli
di greggio immessi sui mercati facendo persistere dunque l’eccesso di offerta
rispetto alla domanda mondiale.
Lo scenario del greggio pesa inesorabilmente su tutti gli
asset russi, come ad esempio sui bond in moneta locale che hanno perso 9,6%
nell’ultimo mese. Il governo russo sembra iniziare ad essere scomodo con
l’andamento della moneta interna, e la banca centrale ha bloccato gli acquisti
di moneta straniera dopo averli introdotti a metà maggio quando il rublo si
rafforzò toccando il picco del 2015.
Il deprezzamento mensile del rublo è stato sorpassato
solamente dalla moneta della Malesia ringgit tra 24 mercati in via di sviluppo
dopo che il crollo della moneta cinese yuan ha mandato scossoni al mercato
globale e che gli investitori attendono il primo incremento dei tassi di
interesse in America dal 2006.
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