martedì 8 settembre 2015

Il governo Obama aumenta il salario minimo: il rovescio della medaglia


Le proteste dei dipendenti dei fast food che hanno caratterizzato la primavera statunitense hanno spinto il governo americano ad approvare un pacchetto di riforme che prevede l'aumento del salario minimo per i lavoratori del settore da 7,25 a 15 dollari l'ora in tre anni, entro il 2018.
Questo movimento, nato a New York nel 2012 è infine riuscito ad ottenere ciò che chiedeva grazie ad un numero sempre crescente di adesioni riuscendo quindi a porre la questione fino agli uffici di Washington.

Gli analisti prevedono che il raddoppio del salario minimo permetterà a 140.000 persone di uscire da situazioni di indigenza contribuendo a stimolare i consumi interni.

Senza mettere in dubbio la bontà della mossa di Obama vanno considerati anche gli effetti indesiderati conseguenti al cambiamento del salario minimo.
Bisogna considerare che nel mondo della ristorazione il costo del personale compone circa il 30% dei costi totali supportati ed un incremento del primo produce inequivocabilmente delle scosse che impattano anche la strategia stessa dei datori di lavoro.

Infatti molte compagnie di ristorazione sono al lavoro per ridurre i costi legati agli stipendi del personale cercando di ridurre il numero di lavoratori in un modo molto semplice: introducendo l'utilizzo dei robot al posto dei dipendenti.

In questo modo le aziende di ristorazione, che impiegano 2.4 milioni di camerieri, quasi tre milioni di cuochi ed oltre tre milioni di cassieri potranno ridurre in modo considerevole i costi sostenuti.

Questa iniziativa avrebbe un effetto sociale opposto all'obiettivo prefissato dall'azione di aumento del salario minimo in quantro contribuirebbe all'aumento della disoccupazione (peraltro nella fascia più debole della popolazione americana).

Ma non tutti sono così convinti di questa strategia. Infatti, come scrive il Washington Post l'introduzione massiva di robot nei punti vendita implicherebbe una notevole quantità di investimenti che in caso di impatto negativo negli affari metterebbero in crisi anche colossi della ristorazione fast food.

Inoltre, specialmente negli Stati Uniti, la presenza dei dipendenti nel ristorante è considerata un vantaggio concorrenziale, visto che molte persone scelgono i fast food non solo per questioni economiche, ma anche per la possibilità di interazione umana.

Il settore della ristorazione in America subirà quindi una importante ristrutturazione grazie all'introduzione delle riforme volte ad aumentare il salario minimo e solo il tempo saèrà dirci se Obama ed il suo governo si sono mossi nella corretta direzione anche in funzione della riposta dei datori di lavoro.

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