Il gruppo Volkswagen AG dovrà sostenere ingenti sforzi
economici per gestire il recente scandalo sulle emissioni dei motori diesel,
segnalando che il percorso intrapreso non vedrà la fine almeno entro il 2016.
VW ha presentato una proposta alle autorità tedesche
riguardante la gestione legale dello scandalo in questo primo step,
sottolineando come il coinvolgimento di tecnologie e le differenze dei
regolamenti nei diversi paesi potranno complicare notevolmente il processo di
risoluzione dello scandalo, e l’adeguamento delle emissioni dei veicoli
coinvolti. Questa fase di forte incertezza lascia nell’oscurità circa 11
milioni di proprietari VW nel mondo, circa le riparazioni necessarie dei veicoli
e come queste impatteranno sulle performance e sul valore futuro delle
automobili.
A seguito dell’istallazione del software incriminato che
gestiva i livelli di emissione dei motori utilizzato in America dal 2009, VW affronta
dei costi e una riduzione delle vendite per una ammontare stimato totale di
oltre €35 miliardi, secondo le stime di Warburg Research. Dopo aver
quantificato questi rischi, VW ha interrotto e cancellato i progetti non
essenziali, poiché gli accantonamenti fatti fino ad ora, circa €6.5 miliardi,
non saranno sufficienti per gestire tale scandalo.
VW group ha segnalato ripetutamente che daranno maggiore
importanza a risolvere in modo adeguato e definitivo il problema rispetto alla
velocità che lo scandalo rientri. Inoltre, i vertici di VW hanno specificato
come la questione emissioni coinvolga quattro case automobilistiche e
molteplici modelli in tutto il mondo, incluse circa 8 milioni di vetture
all’interno dell’Unione Europea e 482.000 negli Stati Uniti.
“Dovremo affrontare non tre soluzioni, ma migliaia” ha
dichiarato il CEO Matthias Mueller in un’intervista, facendo riferimento alla
complessità di gestire le differenze sia del mix tecnologico delle vetture sia
delle rispettive leggi e regolamenti nei paesi.
Volkswagen ha comunicato alle autorità tedesche il proprio
piano di gestione, indicando come i richiami delle automobili inizieranno a
gennaio 2016 e proseguiranno fino alla fine dell’anno. Parte delle vetture
probabilmente avrà bisogno solo una nuova programmazione del software che potrà
essere eseguito dai service dei concessionari, mentre alcuni veicoli
necessiteranno di nuovi sistemi di iniezione o una più ampi convertitori
catalitici e, infine, la sostituzione completa della vettura verrà valutata
solo in alcuni casi specifici.
Intanto, sul mercato di capitali il titolo sta oscillando
intorno ai 115€, valore che recupera parte del terreno perso (infatti le azioni
sono arrivate ad un prezzo di circa 100€) ma pur sempre ampiamente sotto i
livelli pre-scandalo.
Ciao signora e signore.
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